lunedì 31 gennaio 2011

Cascina Bagaggera - riflessione domenicale sui prezzi

Notizie dai produttori: Cascina Bagaggera

Di seguito le riflessioni di Dario Confaloneri, uno dei 5 ragazzi che costituiscono il gruppo che anima e fà vivere il progetto della cascina Bagaggera (allevamento capre e panificazione/biscottificio)


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ciao a tutti,


questa lettera ha lo scopo di informarvi dell'aumento dei prezzi di alcuni nostri prodotti.

in fondo cosa c'è di strano, basta prendere il listino prezzi che custodisco in excel, cambiare due numerini ed il gioco è fatto. così fan tutti, le assicurazioni, le bollette, i trasporti ecc... o i supermercati!, dove tutti o quasi, siamo abituati a fare compere. luogo magico il supermercato...una sola stagione che dura tutto l'anno(questa splendida frase non è mia ma da bene l'idea di cosa sta succedendo).

a dirvi la verità, io, dario, sono un pò confuso. questa storia dei prezzi ha mosso in me la voglia di riflettere su alcune cose, che voglio e devo condividere con voi. non posso considerare la bagaggera un semplice posto di lavoro,come non posso considerarvi dei clienti e basta.

ora mi chiedo, qual'è il prezzo reale dei nostri prodotti? cosa comprende?

sono in piena crisi! strani pensieri si fanno strada nella mia mente:

"all esselunga costa meno" "e se poi non lo compera nessuno?" "ragazzi,siamo fuori mercato" "ci vuole un businnes plan!,un indagine di mercato!".

prima di cadere in una delle più buie crisi mistiche della mia vita, lascio spazio a quello che conservo ben vicino al cuore e butto fuori tutto!

allora,giusto per fare un esempio, l'agricoltura convenzionale è la prima fonte di inquinamento del pianeta, le monocolture hanno ridotto la pianura padana in una delle aree più inquinate del pianeta,le acque sono piene di nitrati e di tutte le schifezze di questo mondo,vedi fertilizzanti ecc... i continui cicli di aratura contribuiscono all'impoverimento di sostanza organica presente nel terreno,il quale, senza sostanza organica non riesce a fissare il carbonio. carbonio che si libera nell'aria e combinandosi con l'ossigeno diventa anidride carbonica. significa che arare un campo iperconcimato inquina!!!

il letame, oggi, è un problema! quando in realtà è una manna per la terra.

le vacche fanno 50 litri di latte/giorno e poi hanno bisogno di iniezioni di vitamina d altrimenti partorire significherebbe morire. l'altro giorno mi parlavano di un allevatore che ha capre da 8 litri/giorno,ma siamo pazzi!!!ma voi ve la state immaginando una capra con due mammelle da 8 litri?!è come se mi mettessi due palloni da calcio sotto il pisellino...ve lo spiego che bella vita! ma dove stiamo andando...

io non posso dare un valore ai nostri prodotti nello stesso modo in cui viene dato da questo sistema incredibilmente folle! nel prezzo del caprino o di qualsiasi altro prodotto che trovo al super NON viene MAI contemplato il danno che si fa alla natura,alla quale,ahimè! nessuno da un valore.

e allora inventiamoci i marchi! come il biologico.lo sapevate che anche sotto il marchio del "bio" posso fare di quelle "porcate" che la metà bastano!. l'agricoltura, quella vera, è UNA PRESA DI COSCIENZA! NON UNO STUPIDO MARCHIO!

oooh! che bello sfogarsi un pò!

torna il sole, i miei occhi brillano sotto un cielo azzuro che si schianta su di un bel campo color oro.

sorrido e penso alle fatiche di quest'estate, a me jaggy e samuele divorati dalle zanzare mentre preparavamo 4 ettari di recinti per far pascolare le nostre capre. penso a noi, che con i capelli tutti bianchi maciniamo l'orzo raccolto qualche mese prima. a tutte le fatiche e le corse fatte per portare a casa quel benedetto fieno. penso alla concimazione dei campi,calce e letame! niente di più.

sapete una cosa!?le nostre capre potrebbero benissimo vivere solo in stalla(pensate che bello...),l'orzo avremmo potuto comprarlo(costa meno che farlo),il fieno anche(14 euro/quintale...praticamente regalato) e a voi sarebbe comunque arrivato sulla tavola un formaggio di capra biologico certificato! miracolo!



ora capite, che se a questo punto, mi ritrovo con in mano un bigliettino dove i numeri dicono che, se non ci fosse galimberti a coprirci le spalle, tutto questo non sarebbe possibile beh! un pò mi girano! pensare che un agricoltura che rispetti l'ambiente sia fuori mercato è come dire che siamo già morti ma non ce ne accorgiamo...e visto che ormai ci siamo presi il rischio di prenderci cura dei nostri terreni,animali,formaggi ecc... a me viene da pensare che bisogna anche prendersi il rischio di dare un valore anche ai nostri prodotti.

sia ben chiaro che per me dare un valore onesto ai nostri prodotti non significa che questo tipo di agricoltura debba avere dei margini di guadagno esagerati o cose del genere. giusto per essere chiari, sarebbe già bello poterci pagare gli stipendi senza problemi...e giusto per esser ancor più chiari, stiamo parlando di 1000 euro...e qui si lavora 7 giorni su 7! ma la cosa che più preme, non è quella di avere la possibilità di aumentarci lo stipendio ma che sia possibile riproporre un certo tipo di agricoltura ovunque e da chiunque, senza dover dipendere da niente e da nessuno.

È mai possibile che ho più possibilità di farcela aprendo uno stupidissimo negozio in un centro commerciale che non un azienda agricola!?!?

ora mi fermo perchè... perchè sì, perchè se volete discutere con me,con noi, queste parole, è meglio lo si faccia qui, toccando con mano tutto quello che stiamo portando avanti.

Non saremo di certo i portavoce di una verità assoluta e di sicuro abbiamo ancora molta e molta strada da fare, le nostre pecche le abbiamo eccome, molte nostre scelte sono discutibili, ma la porta non la sbattiamo in faccia a nessuno.

A presto.
Dario.

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