martedì 24 maggio 2011

un altro modo di vedere "sorella acqua"

Ricevo da Roberta Violetto, responsabile della “Bach Foundation” Italia, www.iverifioridibach.it
Rinaldo



L'acqua è la risorsa fondamentale per tutte le forme di vita sul nostro pianeta e la sua qualità è un fattore essenziale per la nostra sopravvivenza.

70% della superficie del nostro pianeta è ricoperto d'acqua, 70% del nostro corpo è composto d'acqua e, al momento del concepimento, essa ci costituisce per il 95%: la vita è legata all'acqua.

Una volta comprese le proprietà dell’acqua e come essa immagazzina le informazioni (energia) possiamo cominciare ad apprezzare il contributo che questo magnifico elemento offre alla vita e, in primo luogo, alla creazione.

Molti studiosi hanno scritto e indagato sull'acqua, ma uno di loro lo ha fatto in modo particolare. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore Giapponese, ha messo a punto una tecnica per fotografare al microscopio i cristalli che si formano durante il congelamento dell'acqua.

Durante i suoi studi, Emoto cominciò a porsi delle domande sulla qualità dell'acqua con cui stava lavorando e come questa potesse incidere sulla salute.  Iniziò ad utilizzare una tecnologia chiamata MRA, Analizzatore di Risonanza Magnetica per misurare le energie sottili, e in seguito cominciò  a cristallizzare l'acqua e a fotografarla.

Questa tecnica, ha consentito di scoprire e di ammirare i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni. La geometria dei cristalli di ghiaccio infatti mostra l'influsso di questa sottile vibrazione, non visibile all'occhio umano, ma in grado di influenzare la materia.
Dapprima Emoto cominciò ad analizzare le acque delle tubature cittadine di Tokyo, le acque di sorgente, quelle di falda freatica, i ghiacciai, le acque dei fiumi a monte e quelle dei fiumi a valle. Le studiò tutte e poi le mise a confronto e, naturalmente, le fotografò. Scoprì che le acque che scorrevano nelle tubature dove veniva rilasciato il cloro e le acque dei fiumi a valle dove venivano convogliati gli scarichi formavano dei cristalli che apparivano danneggiati, mentre l'acqua che veniva trattata secondo principi naturali, quindi l'acqua di sorgenti, laghi e ghiacciai produceva dei cristalli bellissimi.

Emoto fotografò inoltre i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni di parole, brani musicali, pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di energie estremamente sottili (come la Forza Nucleare Debole). I risultati degli esperimenti  dimostrarono che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione ai "messaggi" che ricevono. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
Ma come e' possibile tutto questo? L'acqua ha una sua memoria molecolare:
registrando le informazioni, l'acqua acquista nuove caratteristiche, anche se la sua composizione chimica rimane costante. Fino ad ora l'acqua è sempre stata analizzata solo dal punto di vista chimico , ma la STRUTTURA dell'acqua è molto più importante della sua composizione chimica. La struttura dell'acqua consiste nel modo in cui sono organizzate le sue molecole. Le ricerche mostrano che le molecole dell'acqua si riuniscono in gruppi chiamati CLUSTER, e gli scienziati hanno compreso che i cluster sono "celle di memoria" nelle quali l'acqua registra, come su un mangianastri, tutto ciò con cui entra in contatto.
L'aver dimostrato scientificamente come la cristallizzazione dell'acqua cambi in base alla musica o al linguaggio umano a cui è sottoposta, ha reso lo scienziato giapponese famoso in tutto il mondo.

Qui un video brevissimo sulle ricerche di Emoto: http://www.youtube.com/watch?v=kgvqPi79buA
Da un'intervista a Masaru Emoto:
L'acqua ci ascolta, memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli. Questo dialogo con l'acqua consapevolizza e porta a galla l'immagine di ciò che siamo?
"E' difficile accettare che l'uomo comune possa credere al concetto di dialogo con l'acqua, in realtà questo dialogo esiste. La Terra, chiamata anche il Pianeta d'Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. La neve, che cade sulla Terra da milioni di anni, contiene cristalli simili tra loro ma diversi uno dall'altro. Ogni cristallo porta in sé un'informazione. Più precisamente, la geometria del cristallo è l'informazione stessa che si cristallizza. L'acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi cristalli, rende possibile un dialogo con l'uomo elevando la sua consapevolezza."


Roberta Violetto

BFRP della Dr. E. Bach Foundation
tel. 3476025722

Nessun commento:

Posta un commento

scrivi qui il tuo commento