domenica 15 gennaio 2012

Osservazioni al PGT di Concorezzo: Sesto Comunicato Stampa

Valorizzazione del verde e piste ciclabili

Quali Vincoli e Dove
Pensiamo che l’unico vero “vincolo” urbanistico che può tutelare il territorio agricolo e naturale del nostro comune sia quello di estendere e allargare i confini del Parco Agricolo della Cavallera fino ai margini dell'edificato attuale.
 
In particolare:
L'area quadrilatera interclusa a nord della città (tra via Piave, via Ungaretti e via Levati) idealmente e funzionalmente legata alla fruizione del Parco Agricolo della Cavallera a nord e collegata con percorsi ciclabili consolidati nell’uso locale verso il vicino parco di Monza (direzione ovest, Villasanta)  potrebbe caratterizzarsi come “Porta” del Parco della Cavallera a Concorezzo.
L'area quadrilatera verso ovest (tra la SP2 per Monza, Via Remo Brambilla, Via Alessandrini) è anch'essa idealmente e funzionalmente legata alla fruizione del Parco Agricolo della Cavallera (per esempio per orti urbani) ed è inoltre collegata con mezzi pubblici e con percorsi ciclabili alle città di Concorezzo e Monza.


I Parchi Urbani
I parchi urbani alle periferie delle città hanno una importante funzione “rinfrescante” nei mesi più caldi dell’anno. La realizzazione di parchi urbani, nelle aree proposte qua sopra e in generale, può essere attuata procedendo per fasi graduali, in funzione delle disponibilità economiche del comune:
prima di tutto con una opportuna piantumazione (ad es. come era stato strutturato anni fa il Parco Nord di Milano) anche attuando la legge “Un albero per ogni nato” (Legge 29.01.1992 n. 113 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”); in secondo luogo progettando  e realizzando le aree attrezzate (per il gioco di bambini, per lo sport amatoriale all’aria aperta, per i cani, orti urbani, ecc.).
Ma in assenza di risorse economiche adeguate a realizzare strutture ricreative all'area aperta, anche lasciare semplicemente spazio al verde, senza prevedere grossi interventi onerosi per il Comune, può sicuramente aumentare gratuitamente il benessere di tutti i cittadini di Concorezzo. 
 
Adottiamo Il Verde
Crediamo peraltro che attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni locali sia possibile adottare le aree in questione e, senza pesare in modo rilevante sulle casse dell'Amministrazione Comunale, creare spazi di socialità fruibili dalla cittadinanza che attraverso queste iniziative si potrebbero riappropriare di parte del suo territorio.

Piste Ciclabili
Chiediamo e proponiamo che nel Documento di Piano vengano previste delle nuove piste ciclabili in direzione della stazione della metropolitana, verso il nuovo ospedale di Vimercate, verso i Comuni vicini.
Le piste ciclabili sono facilmente realizzabili anche con corsie colorate riservate alle biciclette (come avviene in Europa) sulle strade esistenti, senza necessariamente realizzare più articolate e costose opere di arredo urbano collaterali (cordoli, recinzioni, marciapiedi).
Ovviamente, non essendoci in Italia la stessa cultura di rispetto verso ciclisti e pedoni che si trova invece in alcuni Stati Europei, in alcuni punti della viabilità particolarmente “critici” è sempre opportuno che le piste ciclabili vengano realizzate con le strutture adeguate al fine di garantire la sicurezza dei ciclisti (cordoli e recinzioni).
Inoltre, in generale su questo tema, suggeriamo l’importanza dei percorsi pedonali e ciclabili nelle aree agricole che non richiedono grandi spese, poiché sarebbe sufficiente mantenere in buono stato di manutenzione le buche sulle strade sterrate campestri già esistenti e progettare una segnaletica e cartellonistica per la fruizione culturale e del tempo libero, oltre che strutturare una campagna culturale di comunicazione e sensibilizzazione pubblica in questa direzione (collaborazione con le cascine e gli agricoltori, progetti con le scuole, attività culturali sovra-comunali e con associazioni del territorio come l’Associazione Parchi del Vimercatese).

Ode alla Bicicletta
Passarono vicino a me le biciclette,
gli unici insetti di quel minute secco dell’estate,
riservate, veloci, trasparenti:
 mi sembrarono soltanto movimenti dell’aria.
Operai e ragazze alle loro fabbriche
andavano consegnando gli occhi all’estate,
le teste al cielo, seduti sulle elitre
delle vertiginose biciclette
che fischiavano attraversando ponti,
rosai, rovi e mezzogiorno.
Pensai al pomeriggio
quando i ragazzi si lavano, cantano, mangiano,
alzano una coppa di vino
in onore dell’amore e della vita,
e alla porta aspettava la bicicletta immobile
perché soltanto di movimento è la sua anima
e lì caduta non è insetto trasparente
che percorre l’estate,
ma scheletro freddo
che solo recupera un corpo errante
con l’urgenza e la luce, cioè,
con la resurrezione di ogni giorno.
_ Pablo Neruda 1956

Nessun commento:

Posta un commento

scrivi qui il tuo commento