Servono nuove strade??? A chi???
A chi servono le nuove strade previste dal PGT?
Per quanto riguarda i contenuti del documento di piano proposto, siamo contrari alla costruzione di nuove strade di relativa utilità per il traffico, ma di sicura facilitazione a future edificazioni e occupazione di suolo agricolo a uso residenziale o produttivo/commerciale.
A chi servono le nuove strade previste dal PGT?
Per quanto riguarda i contenuti del documento di piano proposto, siamo contrari alla costruzione di nuove strade di relativa utilità per il traffico, ma di sicura facilitazione a future edificazioni e occupazione di suolo agricolo a uso residenziale o produttivo/commerciale.
Chi Ci Assicura Il Futuro?
Non crediamo infatti prudente e serio affidarsi al “buonsenso” dei futuri amministratori, come abbiamo sentito dire all’incontro del 12 ottobre 2010 con le associazioni dall’Assessore all’Urbanistica e dal Sindaco. Per i futuri amministratori sarà certamente difficile difendere il verde attiguo a una strada tangenziale a ridosso dell’attuale margine edificato, sempre supposto che vogliano farlo.
Questo discorso si riferisce in particolare alla strada prevista a nord-ovest della ex dogana, ma anche quella ipotizzata a sud-est del campo sportivo di via Pio X verso Rancate.
Miglioriamo Ciò Che Già C’è
+ strade + case + persone +auto = traffico….
In questi spazi offerti alla futura costruzione di insediamenti, potrebbero andare ad abitare centinaia di famiglie per cui una parte del traffico che si vuole ridurre verrà generato dai nuovi abitanti, che tra l’altro avranno bisogno di un potenziamento dei servizi: è un circolo vizioso che porta all’esaurimento del territorio e all’abbassamento generalizzato della qualità della vita.
Inoltre anche considerando che la strada verrà realizzata con gli oneri dei due comparti di trasformazione limitrofi previsti, è necessario considerare che la manutenzione della nuova strada negli anni sarà sempre a carico del Comune.
In questi spazi offerti alla futura costruzione di insediamenti, potrebbero andare ad abitare centinaia di famiglie per cui una parte del traffico che si vuole ridurre verrà generato dai nuovi abitanti, che tra l’altro avranno bisogno di un potenziamento dei servizi: è un circolo vizioso che porta all’esaurimento del territorio e all’abbassamento generalizzato della qualità della vita.
Inoltre anche considerando che la strada verrà realizzata con gli oneri dei due comparti di trasformazione limitrofi previsti, è necessario considerare che la manutenzione della nuova strada negli anni sarà sempre a carico del Comune.
Priorità Di Spesa
Riteniamo che i soldi degli oneri di urbanizzazione dovrebbero essere spesi prioritariamente per altri servizi più importanti e necessari per la popolazione di Concorezzo, come la manutenzione delle scuole, i servizi sociali, nuovi parchi, progetti di filiera corta comunali…
Strada Ululì… Metropolitana Ululà….
Per la seconda strada prevista a sud, pensiamo che possa essere utile prolungare la via Kennedy fino al campo sportivo esistente per alleggerire il traffico (diretto in centro) sulla via Agrate e riteniamo fondamentale ampliare i parcheggi a servizio del campo sportivo, ma non comprendiamo la reale utilità pubblica (se non il rischio di future edificazioni chiaramente già descritto qua sopra) di prolungare una nuova strada a sud del campo sportivo verso la frazione Rancate, attraversando aree agricole da tutelare per evitare future costruzioni in continuità con altri comuni limitrofi.
Questa strada potrebbe forse avere un senso solo per alleggerire il traffico di attraversamento in zone residenziali e con la presenza di molte scuole, ma solo se vincolata e realizzata in coordinamento con altre infrastrutture necessarie per ridurre realmente il traffico, ovvero solo successivamente alla reale ed effettiva costruzione della Metropolitana con stazione in via Kennedy e alla riqualificazione/ampliamento della strada provinciale che collega Agrate Brianza e Monza e che “separa” la frazione di Rancate da Concorezzo.
Realizzata ora con le infrastrutture esistenti, comporterebbe aumento ulteriore di traffico in alcuni punti critici (es. incrocio di Rancate) e il rischio di possibili future edificazioni nelle aree agricole attraversate (con ulteriore aumento di traffico generato dai nuovi eventuali insediamenti).
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